Lo sviluppo dei prefabbricati in C.A. e C.A.P.

Maggiore sicurezza e minori costi, 2 validi motivi per scegliere i prefabbricati L’Edile


L’edilizia dei prefabbricatI rappresenta ad oggi un mercato sempre in crescita, supportata dai numerosi vantaggi che questa tecnica costruttiva porta con se, come la possibilità di recuperare gli scarti, una maggiore produzione, snellezza del cantiere, diminuzione dei rischi per la salute, diminuzione e certezza dei costi. Per fare un esempio, l’incidenza del costo delle casseforme nel costo complessivo dell’opera, è molto elevata e questo è senz’altro uno dei motivi che ha incentivato lo sviluppo della prefabbricazione, con la realizzazione in appositi impianti di elementi in calcestruzzo gettati in casseri riutilizzabili e successivamente trasportati in cantiere e messi in opera.
Ed è proprio la tecnica per produrre prefabbricati a offrire opportunità preziose.
La razionalizzazione dei processi produttivi e il controllo di qualità sono garantiti da tale tecnica, per la produzione in serie di standard edilizi. L’annullamento delle operazioni di allestimento e disarmo delle casseforme, la riduzione dei tempi di stagionatura snelliscono notevolmente le operazioni cantieristiche portando con sé un ambiente più pulito e sicuro, la posa che può avvenire anche in condizioni climatiche avverse, la maggior leggerezza degli elementi, sono altri ancora dei numerosi vantaggi offerti dai manufatti prefabbricati.
Con la prefabbricazione, anche la ricerca sulle superfici per il calcestruzzo facciavista, attraverso lo studio sulle cassaforme sagomate, può essere curata ancora più attentamente. Nei nostri pannelli di tamponamento tale ricerca ha portato a proporvi diversi stili di finitura, dal ghiaietta di fiume fino alle impronte su matrici. Le dimensioni limitate realizzabili, legate ai mezzi di trasporto, nonché lo spostamento stesso ne limitano in alcuni casi le possibilità d’impiego.
Ma le percentuali legate alla produzione di edifici prefabbricati sono davvero incoraggianti: raggiungono il 9% in Gran Bretagna, il 10% in Germania e addirittura il 40% in Giappone.
 

Archivio
2023
2022
2021
2020
2019
2017
2016
2015
2010