Detrazioni per ladeguamento sismico su fabbricati, diversificato a seconda delle classi di resistenza sismica
Aggiornamento del 17 ottobre. Dal Presidente del Consiglio, che ha parlato della Manovra finanziaria, è arrivata qualche novità sull'Ecobonus in previsione proprio della Manovra finanziaria: detraibile in 10 anni, fino al 75%, stabilizzato fino al 2021, applicate alla ristrutturazione ed all'adeguamento sismico ed energetico di edifici ed edifici prefabbricati.
Il Governo sta studiando incentivi e detrazioni per lavori di ristrutturazione, efficienza energetica ed adeguamento antisismico di edifici ed edifici prefabbricati, con una percentuale di detrazione graduale, a partire dal 50% fino all'80% in base al rendimento energetico o sismico acquisito: l'attuale agevolazione del 65% scenderebbe al 50% per crescere fino all'80% nel caso in cui i lavori di riqualificazione energetica coinvolgano l'intero edificio, che sia condominio o meno.
Si parla dell'introduzione di un meccanismo a crescere ispirato alle nuove detrazioni per gli interventi di adeguamento sismico legati al terremoto dell'agosto scorso, con aliquote differenti: con l'Ecobonus bisognerebbe riconoscere ai contribuenti un credito d'imposta Irpef del 50% che può arrivare al 70% se i lavori di ristrutturazione fanno salire di un livello la classificazione antisismica dei prefabbricati sottoposti ad adeguamento. Se la struttura sale invece di due livelli, il bonus Irpef sale al 75% o anche all'80%, se l'adeguamento antisismico riguarda tutto l'edificio.
L'edile ricorda a tutti i progettisti di l'importanza dell'adeguamento sismico per gli edifici prefabbricati, che spesso, in passato, sono stati costruiti senza vincoli nodali capaci di resistere a forze tangenziali e quindi ad alto rischio in caso sismico.
Per ulteriori informazioni vi invitiamo a contattare il nostro ufficio tecnico.
Il Governo sta studiando incentivi e detrazioni per lavori di ristrutturazione, efficienza energetica ed adeguamento antisismico di edifici ed edifici prefabbricati, con una percentuale di detrazione graduale, a partire dal 50% fino all'80% in base al rendimento energetico o sismico acquisito: l'attuale agevolazione del 65% scenderebbe al 50% per crescere fino all'80% nel caso in cui i lavori di riqualificazione energetica coinvolgano l'intero edificio, che sia condominio o meno.
Si parla dell'introduzione di un meccanismo a crescere ispirato alle nuove detrazioni per gli interventi di adeguamento sismico legati al terremoto dell'agosto scorso, con aliquote differenti: con l'Ecobonus bisognerebbe riconoscere ai contribuenti un credito d'imposta Irpef del 50% che può arrivare al 70% se i lavori di ristrutturazione fanno salire di un livello la classificazione antisismica dei prefabbricati sottoposti ad adeguamento. Se la struttura sale invece di due livelli, il bonus Irpef sale al 75% o anche all'80%, se l'adeguamento antisismico riguarda tutto l'edificio.
L'edile ricorda a tutti i progettisti di l'importanza dell'adeguamento sismico per gli edifici prefabbricati, che spesso, in passato, sono stati costruiti senza vincoli nodali capaci di resistere a forze tangenziali e quindi ad alto rischio in caso sismico.
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